It is better to be tired from physical exertion than to be fatigued by the “poisons” generated by nervousness while lying awake.
Joseph Pilates
L’attività fisica porta benefici anche alla qualità del sonno: regolarizza i ritmi circadiani e aumenta le fasi del sonno profondo. L’unica controindicazione è quella di non svolgere attività intense nelle ore serali, perché stimolano il sistema neurovegetativo e aumentano lo stato di vigilanza. Niente divieti invece per attività come lo yoga e il pilates che, al contrario, aiutano a rilassarsi e a distogliere la mente dalle preoccupazioni.
Joseph Pilates aveva le idee molto chiare sul tema e nel suo libro Return to Life Through Contrology ci sono ottimi consigli per migliorare il nostro sonno.
In primo luogo l’ambiente deve essere fresco, ventilato, silenzioso e soprattutto buio: il buio infatti stimola la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia.
Il materasso deve essere rigido, le coperte calde ma non troppo pesanti ed evitare i cuscini ingombranti.
Pilates sottolinea che la cosa più importante per dormire bene è la calma mentale: le preoccupazioni sono il peggior nemico del sonno e se continuano a tormentarci, è meglio non restare a letto, come consiglia il britannico Sleep Council, ma dedicarsi a qualche attività rilassante.
Cosa possiamo fare se non dormiamo?
Pilates consiglia alcuni esercizi che possono aiutarci a distendere il sistema nervoso per dormire profondamente: le respirazioni addominali, gli automassaggi e le mobilizzazioni della colonna oltre a ristabilire l’elasticità naturale della colonna, favoriscono la circolazione, quindi l’eliminazione di tossine e il rilassamento di muscoli e nervi.